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Il declino dei ghiacciai: come la perdita della ‘coltre bianca’ accelera il riscaldamento globale
Lo scioglimento dei ghiacciai e l’importanza della “coltre bianca”
Lo scioglimento dei ghiacciai è uno dei segnali più evidenti del cambiamento climatico. Secondo l’IPCC (Intergovernmental Panel on Climate Change), la temperatura media globale è in aumento e ciò sta accelerando la fusione dei ghiacciai in tutto il mondo, dal Circolo Polare Artico alle zone montane di Europa, Asia e America. Ma perché questo processo è così preoccupante?
Il fenomeno dell’albedo
Un aspetto chiave nel processo di scioglimento è legato al fenomeno dell’albedo, ovvero la capacità di una superficie di riflettere la luce solare. La neve e il ghiaccio, essendo bianchi, riflettono gran parte della radiazione solare verso l’atmosfera, contribuendo così a mantenere il pianeta più fresco. Con la riduzione della copertura bianca, aumenta invece l’assorbimento di calore da parte delle aree sottostanti — suolo, oceani o roccia — che hanno un colore più scuro e trattengono maggior energia solare.
Questa diminuzione della riflessione solare innesca un circolo vizioso: più il ghiaccio si scioglie, più calore viene assorbito dalla superficie terrestre, che continua a riscaldarsi e accelera ulteriormente la fusione. Secondo la NASA, l’Artico si sta riscaldando quasi il doppio rispetto alla media globale, con conseguenze significative sull’innalzamento del livello dei mari e sulla stabilità climatica di tutto il pianeta.
I dati sui ghiacciai italiani
Anche in Italia il fenomeno è evidente. Le ricerche del Comitato Glaciologico Italiano e i report di Legambiente (ad esempio “Carovana dei Ghiacciai”) mostrano una riduzione preoccupante:
- Dal 1850 a oggi, i ghiacciai italiani hanno perso circa il 50% della superficie totale, mentre il volume complessivo si è ridotto di oltre il 70%.
- Il ghiacciaio della Marmolada, il più esteso delle Dolomiti, ha perso oltre l’80% del suo volume negli ultimi cento anni.
- Il Ghiacciaio dell’Adamello ha registrato una forte riduzione negli ultimi 60 anni, con la perdita di diverse centinaia di milioni di metri cubi di ghiaccio.
- Il Ghiacciaio del Forni in Valtellina, uno dei più grandi dell’arco alpino italiano, si è ritirato di oltre 2 km in lunghezza dal 1897 a oggi.
- Altri ghiacciai sul versante italiano del Monte Rosa, come il Belvedere, mostrano ritiri progressivi e frammentazioni sempre più evidenti.
Perché è importante proteggere i ghiacciai
La perdita della cosiddetta “coltre bianca” non è semplicemente un problema estetico. Si tratta di un fattore chiave per il bilancio energetico terrestre, poiché influenza la circolazione oceanica, l’incremento di eventi meteo estremi e la sopravvivenza di diverse specie animali e vegetali che dipendono dalle riserve idriche montane. Proteggere i ghiacciai e ridurre le emissioni di gas serra rappresentano azioni cruciali per salvaguardare il clima e le risorse globali.
Fonti e approfondimenti
- IPCC – Rapporti sul cambiamento climatico
- NASA Climate – Dati e studi sull’Artico e sulle temperature globali
- Comitato Glaciologico Italiano – Monitoraggio e studi sui ghiacciai italiani
- Legambiente – Carovana dei Ghiacciai – Report sullo stato dei ghiacciai in Italia
- National Snow & Ice Data Center (NSIDC) – Informazioni su ghiaccio e neve a livello mondiale
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